Analizzando i trend mensili, si scopre che dopo un inizio 2024 in linea con quello registrato nel 2023, a partire dalla fine di febbraio abbiamo assistito ad un progressivo aumento degli importi complessivi, circostanza che possiamo spiegare anche con la particolare attenzione che si sta ponendo sulle prestazioni professionali e sulla tutela dei professionisti con la disciplina dell’Equo compenso.
Tuttavia, se si prendono in considerazione gli importi destinati ai servizi di ingegneri ed architettura nel loro complesso, escludendo quindi soltanto i costi per l’esecuzione dei lavori (appalti integrati, concessioni, ecc.), il quadro cambia: in tal caso, infatti, gli importi complessivi a base d’asta per i soli servizi di ingegneria si aggirano sui 604 milioni di euro, circa 200 in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
C’è da sottolineare che quest’anno la porzione di importi riservata ai servizi di ingegneria “tipici” rispetto al totale è però quasi il doppio rispetto a quella del 2023, a discapito degli importi riservati ai servizi di ingegneria con esecuzione che nel periodo gennaio-aprile dello scorso anno hanno raggiunto l’apice grazie soprattutto alla grossa parte di appalti integrati, finanziati principalmente con risorse PNRR.
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